Esattamente sette anni fa gli USA subivano il più grande attacco terroristico, in patria e all'estero, della loro storia. E' stato un evento drammatico, che ha creato grande sgomento ed acuito la crisi economica già in atto, senza contare poi il clima di sfiducia ed insicurezza che si è venuto a creare, con la continua paura che il terrorismo possa colpire l'Occidente in ogni istante.
Ma è stato anche un evento che ha suscitato molti dubbi ed interrogativi, che nonostante la Commissione d'inchiesta istituita dal Presidente Bush, non sono stati fugati neanche in minima parte. E sì, perchè già all'indomani dell'attacco, in molti si sono chiesti come sia stato possibile eludere i sistemi di controllo del traffico aereo, violare il divieto di sorvolo dell'area del Pentagono, e come sia stato possibile che le Torri Gemelle siano collassate in quel modo, quando, per bocca del loro progettista, erano in grado di resistere all'impatto con un aereo.
In questi casi, la regola che sempre vale ad ogni latitudine è quella della macchinazione di Stato; gli esempi abbondano, ed ogni Paese ha i suoi. Per noi valga a titolo esemplificativo la vicenda del volo Itavia precipitato (abbattuto!) vicino ad Ustica.
Comunque, tornando all'11/9, qualche anno fa è stato prodotto un interessante film-documentario sulla vicenda, dal titolo "Loose change (2°edition)". Realizzato per la Arcoiris tv, è stato totalmente ignorato dalla "grande distribuzione", visti i temi trattati ed il modo in cui li esamina. Il pregio di questo film è quello di dare delle spiegazioni tecniche assolutamente precise, e di formulare delle ipotesi plausibili, che solo la nostra riserva mentale "NON E' POSSIBILE CHE UNO STATO FACCIA UNA COSA DEL GENERE AI PROPRI CITTADINI" impedisce di assumere come vere in toto.
Il punto è: fino a dove può spingersi, ed effettivamente si spinge, la "ragion di Stato"? Sappiamo che gli USA in quel periodo si trovavano in una fase di recessione (la stessa recessione che interessò mezzo mondo subito dopo l'11/9), e che diverse volte in passato hanno affrontato situazioni simili con una guerra (per esempio, la "1° Guerra del Golfo" [che poi sarebbe la 2°. La prima si ebbe negli anni '80 tra Iran e Iraq]); il problema stava nel trovare una causa bellandi ad hoc, visto che di crisi aperte congeniali in quel periodo non ce n'erano.
La mia opinione è che gli attentati siano stati effettivamente progettati e realizzati da Al Quaeda, ma che l'Amministrazione Bush ne fosse al corrente, e che abbia "lasciato fare". Se così non fosse, dovremmo accettare l'idea che la "super-potenza" per antonomasia sia lo specchio dell'inefficienza (o, comunque, lo sia stata lungo tutto il periodo in cui gli attentati sono stati progettati etc un periodo lungo, visto che gli attentatori hanno pure dovuto imparare a pilotare). Possibile, è vero, ma quanto probabile?
Non credo che questa, come altre verità, verrà mai a galla; quando viene posto il segreto di Stato, esso può durare dai 25 anni all'infinito; quando poi è un segreto "ufficioso" come in questo caso (perchè non ci sono certo documenti che attestino, nero su bianco, la volontà di lasciare i terroristi liberi di agire!), allora si può sempre sospettare, ma non si potrà mai giungere a dimostrare che le cose differiscono dalla versione ufficiale.
Personalmente, non identifico lo Stato col Leviatano; certo è che esso, per dinamiche di autoconservazione, è in grado di fagocitare i suoi figli (= i cittadini), e se è questo quello che è avvenuto l'11/9, sono veramente contendo di essere nato nella sfigata Italietta piuttosto che sulle sponde della "patria della democrazia".
mercoledì 10 settembre 2008
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2 commenti:
Sto mondo comincia a starmi stretto...Soprattutto io ODIO la gente,perché sembrano tante pecore che pure di fronte all'evidenza continuano a difendere sti stronzi senza capire che li stanno magistralmente prendendo per i fondelli!
Dovrebbero capirlo che è il denaro l'unico valore che persiste.Quindi sacrificare 3000 cittadini per un sano petrolio non farà certo venire rimorsi al beneamato Bush e a tutti quelli che sapevano e non hanno fatto niente.
Tra i potenti circola un detto riguardo i "poveracci", magistralmente interpretato da Bossi in riferimento ai giudici: "la vita di un magistrato vale 30£: il costo del proiettile". Sempre, nei secoli scorsi, i governanti hanno mandato i propri cittadini (sudditi) a morire in guerra (la carne da cannone, no?!), ma la guerra ha comunque una sua tragica dignità. Morire per mano del proprio governo PER POTER FARE UNA GUERRA è un'aberrazione, che nessuna ragion di stato può giustificare.
Senti, già che siamo sul mio blog, ma Tommaso vota per berlusconi????
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