mercoledì 15 ottobre 2008

Un nano e sette leggi-truffa

Ieri pomeriggio, avendo poco da fare, ho visitato il sito di Beppe Grillo (sito che consiglio a tutti); detto sito presentava uno splendido monologo di Travaglio, della durata di 26 minuti, in cui il mitico giornalista, partendo dalla trasmissione Report di domenica 12/10 (sull'Alitalia) e giungendo sino alle pagine di La Repubblica del 13/10 dedicate al giudice "ammazza-sentenze" Carnevale, dava un preciso spaccato delle porcate messe in atto dal nostro Parlamento, della protervia di certi personaggi, dell'insipienza dell'opposizione e di tanti bei "perchè" che quotidianmente frullano nella testolina di noi "cittadini informati".
Nei suddetti 26 minuti Travaglio ha concentrato le informazioni (INDISPENSABILI)che ore ed ore di Tg ci negano; era interessante sentirsi spiegare come fu lo stesso Berlusconi, nel proprio interesse, a forzare Prodi nel concedere il famoso prestito-ponte di 300mln di € ad Alitalia; altrettanto interessanti erano i "non rispondo" di Tommaso Padoa Schioppa, allora Ministro del Tesoro, interrogato sulla vicenda (chi meglio di lui doveva e poteva sapere la verità dei fatti?); poi Travaglio si dedica all'opposizione, e qui le cose raggiungono il grottesco: il Centro-(?)Sinistra(?) tace sulla norma salva-manager per via delle amicizie con Geronzi (che fa parte del Cai), la norma viene "scovata" da Report: la gente s'indigna e Tremonti fa bella figura con la storica frase "se passa questa norma mi dimetto io"; quindi viene la vicenda della legge ad personam che permetterà al giudice Carnevale di diventare Presidente di Sezione della Corte di Cassazione. A questo punto, magari voi direte: "E quindi?" Allora, all'obiezione rispondo: Carnevale è diventato famoso perchè annullava sentenze contro i mafiosi, riuscendo a far annullare pure molte sentenze dove lui non era giudice; come se questo non bastasse, aveva in odio Falcone e Borsellino, che considerava degli stronzi, tanto da dire che lui "certi morti non li rispetta". Insomma, il vero stronzo è lui, non certo Falcone e Borsellino, esempi emeriti della società civile. L'ultima parte del monologo era dedicata al buon Pecorella, penalista di Berlusconi; il Parlamento sta elaborando una legge per permettergli, a lui che è sotto processo per associazione esterna a delle stragi (anni '70, Milano e Brescia), di diventare giudice della Corte Costituzionale.La solita legge ad personam finalizzata all'ennesima porcata.
A me tutto ciò fa veramente schifo, ma evidentemente ho una sensibilità su questi aspetti poco condivisa; leggo infatti che il consenso per il premier continua a salire (avesse fatto Prodi i vari flop in cui si è prodotta la mezza-sega di Arcore lo avrebbero impiccato sulla pubblica piazza), ed anche il governo nel suo complesso gode di ampia fiducia. L'unica spiegazione che mi do in merito, e che all'italiano piaccia prenderlo lì dove non batte il sole: il centro-destra però, a differenza del centro-sinistra, mentre lo fa sussurra paroline dolci all'orecchio, e questo ci basta perchè la cosa ci piaccia.

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